Porto Selvaggio si trova a Nardò, comune in provincia di Lecce tra Gallipoli e Porto Cesareo. L’area, già dal 1980, è un Parco naturale istituito dalla Regione Puglia che comprende 432 ettari di costa, di cui 268 di pineta. La pineta che circonda la spiaggia è infatti ciò che rende la riserva di Porto Selvaggio un luogo unico e rilassante: i pini sono stati piantati negli anni Cinquanta grazie a fondi statali.
Il centro del Parco naturale è la piccola spiaggia di ghiaia e ciottoli che ogni anno attira molti turisti. Il mare è cristallino e delimitato da una bassa scogliera sui due lati. La particolarità di questa spiaggia è data anche da una corrente di acqua dolce fredda che arriva direttamente nella baia. Oggi il Parco è costituito da oltre 1000 ettari di terreno ed è tutto da scoprire.
La baia di Porto Selvaggio, che dà il nome all’intero parco, è la più celebre e frequentata, soprattutto nella bella stagione. Dall’ingresso, percorrendo il sentiero nella pineta per circa 20 minuti giungerete alla spiaggia fatta di sassolini e scogli. La vista è incantevole e la baia è perfetta per prendere il sole e fare bagni, mentre se volete fare tuffi dagli scogli il consiglio è quello di allontanarvi un po’ dalla spiaggia, dove l’acqua tende a essere piuttosto bassa.
Nei dintorni, oltre a scogliere adatte ai più temerari, per tuffarsi nel blu, potrete addentrarvi nel parco sui numerosi sentieri nella pineta ed esplorarlo in tutta libertà. Tra gli scorci più notevoli, tornando verso Gallipoli potrete ammirare la Torre di Santa Maria dall’Alto, un’antica torre d’avvistamento da cui si gode di una vista mozzafiato sull’intero parco naturale di Porto Selvaggio. In alternativa potrete seguire i percorsi per visitare le suggestive grotte come la Grotta Gaia, accessibile a piedi, o la Grotta Verde, raggiungibile in poche bracciate dalla sua piccola spiaggia.
Un’altra baia molto suggestiva si chiama baia di Uluzzo e si trova proseguendo in direzione opposta, verso Porto Cesareo. Questo è forse il punto più suggestivo del parco nonché dell’intero litorale ionico, ma è anche il più difficile da raggiungere. Proseguendo lungo la costa e arrivando in macchina fino al famoso locale “Il Fico d’India”, sarà necessario proseguire a piedi su un sentiero in discreta pendenza, per cui occorrerà essere attrezzati con scarpe adatte al percorso impervio e scosceso. Sarete tuttavia pienamente ricompensati per la fatica dallo splendido panorama, specialmente se deciderete di trattenervi fino al tramonto!
La baia di Uluzzo è anche conosciuta per essere un punto di interesse archeologico. Anche qui, infatti, troverete numerose grotte come la grotta Cosma, la grotta di Uluzzo e la grotta del Cavallo, la più famosa per via dei reperti in essa rinvenuti che documentano oltre 120mila anni si storia: pensate che alcuni risalgono all’epoca dell’uomo di Neanderthal! Anche Serra Cicoria, dove sono state ritrovate numerose testimonianze come vasi di terracotta e strumenti tipici del neolitico, è un sito archeologico di notevole interesse.